Consiglio Comunale straordinario 9 gennaio 2021

Si è svolto il consiglio comunale straordinario sull’eventualità della realizzazione del deposito nazionale di scorie nucleari. Abbiamo seguito il consiglio ed ecco i momenti più salienti.

DI COSA SI PARLA?

Il Consiglio Comunale sta discutendo un ordine del giorno firmato da tutte le forze politiche, relativo alla possibile realizzazione a Carmagnola del deposito nazionale per lo smaltimento dei rifiuti radioattivi. Se ti sei perso la notizia, leggi qui!

L’ordine del giorno si basa su tre punti:
1. Esprimere contrarietà rispetto al modo in cui è stato pubblicato l’elenco dei siti potenzialmente idonei.
2. Dire che Carmagnola non è il luogo adatto ad ospitare il deposito, infatti questo rappresenterebbe un danno per l’identità agricola del nostro Comune e di quelli limitrofi.
3. Chiedere di sospendere fino alla fine dell’emergenza sanitaria l’iter che porterà alla scelta definitiva del luogo, o almeno rimandare la scadenza di 180 giorni. 

La sindaca ha proposto un emendamento all’ordine del giorno: eliminare l’indicazione temporale dei 180 giorni, chiedendo solo la sospensione dell’iter fino al termine dell’emergenza. L’emendamento verrà votato al termine della discussione.

Se verrà approvato, l’ordine del giorno verrà inviato a: Presidente della Repubblica, Presidente del Consiglio, ministri dello Sviluppo economico, dell’Ambiente e delle politiche alimentari e forestali, tutti i parlamentari eletti in Piemonte, Presidente della Regione Piemonte e assessore regionale all’Ambiente, sindaca della Città Metropolitana.

Per il gruppo PD – Carmagnola Insieme ha preso la parola il consigliere Federico Tosco, ecco un riassunto del suo intervento:

C’è tutta una città che dice no all’ipotesi del deposito a Carmagnola, come è stato dimostrato dalla grande affluenza alla raccolta firme di questa mattina. La partecipazione è sempre un fattore positivo.

Questo problema non deve essere strumentalizzato, anche io ritengo inadeguate le modalità con cui è avvenuta la comunicazione, ma adesso c’è una procedura pubblica in corso e l’opposizione al sito va fatta in modo tecnico. Quello che dobbiamo fare è rispondere nelle sedi opportune, facendo le dovute osservazioni.

Noi siamo pronti a sostenere l’Amministrazione in questo. Le osservazioni devono essere fatte dal nostro Comune, ma anche dalla Regione Piemonte, in quanto si tratta di una questione che riguarda tutto il territorio.

Una delle cose che mi ha sorpreso leggendo la relazione di SOGIN è vedere che è presente una sola azienda IGP sul territorio preso in considerazione. Una delle strade che dobbiamo percorrere è dotarci degli strumenti adeguati per valorizzare il territorio e i suoi prodotti, proprio per non svalutare il percorso che è stato fatto in questi anni a livello agricolo.

Per il gruppo PD – Carmagnola Insieme ha preso la parola il consigliere Paolo Sibona, ecco un riassunto del suo intervento:

Chi ha avuto modo di parlare con i cittadini ha percepito il senso di allarme che la notizia del deposito ha generato. La notizia sta passando di bocca in bocca e c’è il rischio che passino informazioni sbagliate. Noi abbiamo anche la responsabilità di fare una corretta informazione, supportata da motivazioni serie.

Le scorie in Italia esistono già e sono stoccate in siti che, in alcuni casi, sono poco sicuri. Noi siamo a conoscenza del problema da anni e sappiamo che queste scorie disseminate sul territorio rappresentano un potenziale pericolo. Il deposito unico è un tentativo di trovare rimedio a questa situazione.

Credo che tutti ci rendiamo conto che la posizione “no al deposito” non è sostenibile. Quello che dobbiamo dire è “dato che il deposito va fatto, deve essere fatto nel modo più sicuro possibile.”

A noi tocca il compito di dimostrare le ottime ragioni che abbiamo per dire che il deposito non va fatto a Carmagnola, non per egoismo, ma perché le motivazioni contrarie a questa ipotesi sono reali e sono già state elencate in questo Consiglio.

Anche i cittadini possono fare la loro parte, il comitato che abbiamo creato serve a dare voce a loro, come alle associazioni di categoria e a tutte le realtà interessate.

Io sono fiducioso anche nella collaborazione degli enti locali, come la Città Metropolitana e la Regione. Noi confermiamo la nostra massima disponibilità a collaborare alla produzione di tutti gli atti necessari a difendere le nostre ragioni.

Condividiamo e appoggiamo anche l’intervento fatto dal capogruppo del Movimento 5 Stelle Sergio Grosso, che è partito dalla lettura di un post del ministro dell’Ambiente Sergio Costa per ricordare che in questo momento è importante evitare la diffusione di fake news e informazioni scorrette.
Si apre una fase di confronto pubblico, alla quale il ministro ha invitato a partecipare con ogni contributo ritenuto utile. Non parliamo quindi di decisioni “calate dall’alto” ma di una procedura aperta e trasparente, nella quale avremo modo di evidenziare le ragioni per cui Carmagnola non è il luogo adatto a ospitare il deposito.

Abbiamo presentato una proposta di emendamento alternativa a quella della sindaca, che rivede così l’ultimo dei punti del dispositivo dell’ordine del giorno:

(Il Consiglio Comunale di Carmagnola) “chiede di sospendere immediatamente, fino al termine dello stato di emergenza, i tempi per l’iter previsto dalle normative citate in premessa, data la situazione attuale di crisi sanitaria che assorbe completamente l’attività di tutti gli amministratori d’Italia, impegnati giornalmente per combattere gli effetti della pandemia”.

Il riferimento temporale dei 180 giorni, che ora si chiede di eliminare, era stato inserito di comune accordo in capigruppo per dare un’indicazione chiara, dato che si riteneva poco probabile che l’iter potesse essere sospeso “a data da destinarsi”.

Per noi è importante specificare che non chiediamo un rinvio a tempo indeterminato, ma chiediamo una sospensione per permettere agli enti locali di produrre le osservazioni senza essere ostacolati dalla situazione emergenziale in cui ci troviamo.

L’emendamento definitivo, concordato con la sindaca e approvato all’unanimità, è il seguente:

(Il Consiglio Comunale di Carmagnola) “chiede di sospendere immediatamente, fino al termine dello stato di emergenza, i tempi per l’iter previsto dalle normative citate in premessa, data la situazione attuale di crisi sanitaria che assorbe completamente l’attività di tutti gli amministratori d’Italia, impegnati giornalmente per combattere gli effetti della pandemia.
Chiede ai parlamentari piemontesi di sostenere questa proposta.” 

L’ordine del giorno emendato è stato messo in votazione e approvato all’unanimità. 

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