Sì, possiamo tirare un sospiro di sollievo: Biden ha vinto, sarà il prossimo presidente degli Stati Uniti e, soprattutto, non avremo più quel figuro di Trump che promette comunque di complicare non poco questa fase di passaggio alla nuova presidenza.
Ci sarà modo di ragionare sui danni del “trumpismo” che rimarranno anche dopo l’uscita di scena di Trump. Adesso possiamo comunque pensare in positivo anche per l’Europa e per l’Italia; in particolare una delle prime misure annunciata da Biden sarà il rientro degli Stati Uniti negli accordi sul clima. È una questione cruciale per tutti e c’è da sperare che sia l’occasione per un deciso rilancio delle politiche a favore dell’ambiente con Europa e Usa uniti in questo sforzo.
Ma c’è un’ altra conseguenza positiva: la brutta stagione del sovranismo si sgonfierà anche da noi con il venir meno del “sovranista” per eccellenza. Chi ancora in questi giorni si presentava con la mascherina pro-Trump, dopo aver passato una intera estate senza nessuna protezione a fare selfie e assembramenti, perderà un po’ dell’arroganza negazionista. Biden ha parlato della pandemia secondo criteri scientifici quando Trump anche su questo argomento, così come sul clima, negava le evidenze scientifiche.
Senza farsi troppe illusioni ma l’esito delle elezioni americane è un passo importante per una ripartenza mondiale positiva. Sicuramente per adesso é avvenuto qualcosa di simile a quanto detto tanti anni fa da un grande presidente statunitense, Abramo Lincoln: “Si possono ingannare poche persone per molto tempo o molte persone per poco tempo ma non si può ingannare tutti per sempre”.