L’Europa ferita non deve cedere ora.

Dopo i recenti attentati in Francia, abbiamo assistito con sgomento anche ad una articolata operazione terroristica a Vienna. Il cuore dell’Europa è sotto attacco, e tutti ci chiediamo: “Proprio ora? Con tutto ciò che il mondo intero sta attraversando?”. Certo, proprio ora, perché l’odio è sempre vigliacco, e cerca di colpire quando si è più deboli ed esposti. 

Gli attacchi in Austria sembrano condotti con una strategia tristemente pianificata: l’attentatore ucciso si è poi rivelato essere un individuo noto alle forze di giustizia austriache, in quanto nell’aprile del 2019 era stato condannato a 22 mesi di carcere per aver cercato di andare in Siria per unirsi allo Stato Islamico. Forse proprio per questo motivo, l’Isis si è affrettata a rivendicare la paternità di questo attentato.

Comunque sia, che le aggressioni siano contro “gli ebrei” o contro “gli occidentali”, non dobbiamo farci trarre in inganno: il terrorismo di matrice islamica uccide continuamente anche tanti musulmani. Come sempre, le motivazioni religiose sono fasulle, pretestuose, fanatiche e deviate. Siamo di fronte a un odio omicida/suicida che mascherandosi dietro la religione, colpisce persone innocenti di ogni religione… compresa “la propria”. È un odio contro l’umanità, sono crimini contro la persona umana.

La grande minaccia per la nostra civiltà è che la paura del virus si sommi alla paura per gli attentati, producendo limitazioni sempre più pesanti alla nostra libertà, già ridotta per le inevitabili misure di protezione sanitaria. Dobbiamo reagire con l’orgogliosa difesa dei nostri valori democratici e civili, non invocando una loro restrizione. La Storia chiede che l’Europa risponda alla barbarie con un supplemento di civiltà, senza cedere al loro ricatto.

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