Il ritorno tra i banchi di scuola previsto per settembre lascia molti dubbi e porta con sé una serie di problematiche che affliggevano il sistema scolastico da ben prima dell’inizio della pandemia.
Spazi disponibili, personale docente e ATA in servizio, collaborazione con le famiglie e didattica sono solo alcune delle criticità che vengono in mente pensando all’inizio del venturo anno scolastico.
Parlando di spazi, ogni Istituto carmagnolese ha fatto un censimento delle disponibilità interne, verificando se vi siano le condizioni che permettano un distanziamento tra studenti e segnalando eventuali situazioni di necessità nei locali.
Le scuole delle frazioni, in particolare, sono molto datate e alcune avrebbero bisogno di lavori di manutenzione importanti, nonché di ampliare gli spazi e individuare soluzioni alternative all’esterno dello stabile.
Questo però porta con sé la questione del personale: serve a poco avere degli spazi in più se poi manca chi quegli spazi li pulisce o chi fa lezione in classi numericamente inferiori. Proprio a causa della mancanza di spazi e docenti abbiamo visto nascere “classi pollaio” con anche 28 alunni per aula.
Anche la gestione della mensa è spinosa: come si fa a organizzare ulteriori turnazioni per permettere il distanziamento tra gli studenti? Conviene che ognuno mangi in classe al proprio banco, necessitando così di personale addetto alla pulizia aggiuntivo?
Per quanto riguarda la sicurezza, gli alunni dovranno indossare una mascherina portata da casa, mentre gli istituti dovranno fornire costantemente i disinfettanti e i saponi. Ma con quali fondi?
Ci sarà bisogno di allungare le tempistiche di permanenza a scuola, dato che sarà necessario controllare gli ingressi e le uscite degli studenti, seppur differenziati per evitare assembramenti?
Gli interrogativi sul rientro a scuola sono ancora tanti e pare che rimarranno insoluti ancora per molto, date queste premesse.