DDL PILLON, rinviata la discussione a settembre, ma non è una vittoria.

Il contestatissimo decreto sull’affido condiviso dei figli delle coppie separate confluirà in un testo unificato con gli altri cinque disegni di legge e le osservazioni espresse dalle associazioni, ma il pericolo non è scampato. La Commissione Giustizia del Senato, che lavora sul testo, ha rinviato (nella riunione del 23/6) la discussione a nuova data, probabilmente a settembre, riaffidando però a Pillon l’incarico di riscrivere un testo unico sull’affido. L’esito della riunione della commissione giustizia non è una vittoria e la battaglia non è ancora finita.

Grazie al presidio a Montecitorio ed in numerose città italiane delle associazioni femminili e femministe e sindacali, c’è stato il rinvio dell’esame dei disegni di legge per definire un testo unificato, ma ciò indica che la maggioranza di governo intende perseguire l’obiettivo di una nuova legislazione sulla “bigenitorialità” come stabilito anche nel contratto di governo. Probabilmente a settembre ci troveremo di fronte ad un testo che mette insieme il ddl Pillon e gli altri testi collegati, che contengono ipotesi inammissibili, dal riconoscimento giuridico dell’embrione alla definizione che è violenza domestica solo se quotidiana.

Va tenuta viva la mobilitazione sulla rete e la costante attenzione, contrapporsi per far capire a tutt* che questo è un pericolo serio da non sottovalutare.

«C’è una tendenza a riconsiderare i diritti delle donne, un vento di restaurazione che soffia forte in Italia ma anche in altri Paesi, come Usa, Polonia, Ungheria, Russia. Il tentativo è quello di riportare indietro la società verso schemi superati. Quello del pater familias e quindi della centralità di questa figura a discapito di tutte le altre».

Vilma Nicolini

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