La lunga strada delle donne

Riceviamo e pubblichiamo una riflessione sul Governo del Cambiamento e sul ruolo delle donne al suo interno, prodotta da Vilma Nicolini, responsabile dell’Osservatorio Pari Opportunità e Politiche di Genere dell’Auser Nazionale.

Fotocopie
Pari opportunità – vignetta realizzata da Roberta Sacchi e Margherita Allegri per il Comune di Cremona

“Con la nomina dei sottosegretari si è completata la formazione del “governo del cambiamento”. Nell’esecutivo ci sono 11 donne su 69 e la delega alle pari opportunità e giovani è andata a un uomo: Vincenzo Spadafora. Auguriamo buon lavoro al nuovo governo, ma scorrendo il curriculum di Spadafora non notiamo tante competenze in materia di pari opportunità e questo ci preoccupa.

Del resto nel nostro Paese non mi pare ci siano particolari problemi per le donne!
Secondo i dati dell’ultimo Global Gender Gap del WEF, nella classifica della parità tra uomo e donna, l’Italia è all’82° posto su 144 paesi considerati, mentre precipita al 118° posto se si considera il tasso di occupazione femminile.

In Italia una donna viene uccisa ogni 60 ore e 1 su 3 nel corso della sua vita subisce una forma di violenza o discriminazione. Non abbiamo un piano antiviolenza, né una legge contro l’omofobia. Manca una vera conciliazione dei tempi e la maternità è sempre più negata, perché le donne sono costrette a scegliere tra lavoro e famiglia, in presenza di servizi sociali inadeguati e i diritti faticosamente conquistati stanno arretrando.

Sono certa che il neo sottosegretario alle pari opportunità sia consapevole del grande lavoro che l’aspetta e che saprà informarsi su cosa l’Italia non ha fatto in tema di abusi, violenza maschile sulle donne, discriminazioni e pari opportunità, in attesa di vederlo all’opera conviene tenere gli occhi aperti”.

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