L’accattonaggio molesto è vietato dalla legge: non occorre nessuna ordinanza per proibirlo.

Come tutti i reati, deve essere perseguito dalle forze dell’ordine. Non si può delegare la tutela dell’ordine pubblico a privati cittadini, benché dotati di “pettorine”.
Siamo favorevoli al volontariato, ma anche per la tutela dei volontari essi devono essere impiegati in attività adeguate. Mettere una pettorina con scritto “sicurezza”, senza dare alcuna formazione, non è un comportamento prudente per chi amministra la città, espone il Comune e i volontari ai rischi inopportuni che ognuno può immaginare.
Ci viene detto che i volontari non devono “intervenire” ma solo “segnalare”: possono farlo benissimo anche senza l’ordinanza che il Consiglio di Stato ha opportunamente dichiarato illegittima (come, va ricordato, è SEMPRE avvenuto in tutti i casi analoghi: e questo l’abbiamo sempre detto al Sindaco!).
Probabilmente sentirete commenti da esponenti e sostenitori del centrodestra che accusano “la sinistra” di difendere coloro che importunano i cittadini nei parcheggi. Sappiate che è solo propaganda. L’annullamento dell’ordinanza non permette l’accattonaggio MOLESTO, che come dicevamo all’inizio rimane proibito PER LEGGE.
Abbiamo letto il commento del sindaco, Ivana Gaveglio: «L’unico risultato sarà il venir meno dell’incolumità delle persone più fragili e della sicurezza pubblica: un danno per la comunità intera. Penso alle tante segnalazioni che ci arrivano per le insistenti richieste di elemosine nelle aree a parcheggio o sotto i portici durante i mercati settimanali, oltre alla zona ospedale».
Al nostro primo cittadino ricordiamo che, se il Comune vuole davvero intervenire sul fenomeno dell’accattonaggio molesto, può farlo con gli strumenti ordinari (ripetiamo: non occorre nessuna ordinanza apposita) e con il personale addetto. Siamo certi che se chiede collaborazione ai Carabinieri, questa non viene certo rifiutata.
I volontari possono proseguire nel loro compito di sorveglianza, di informazione ai cittadini, di segnalazione alle forze dell’ordine di eventuali situazioni anomale. Come prima, come sempre, non devono intervenire direttamente “allontanando” persone a loro discrezione.
Non avrebbero mai dovuto farlo, ma l’ordinanza (ora annullata), poteva far ritenere che ci fosse un diritto di scacciare i mendicanti, anche se silenziosi e non molesti. E che i volontari con le “pettorine azzurre” abbiano svolto compiti di applicazione dell’ordinanza è attestato da dichiarazioni verbalizzate in Consiglio Comunale.
Speriamo che questo pronunciamento del Consiglio di Stato contribuisca a chiarire diritti e doveri di ognuno e a riportare tutta la materia nell’ambito della legalità e del corretto rispetto delle competenze.
Carmagnola Insieme