Un’occasione di confronto costruttivo e condiviso sui temi “Viabilità e salute” nell’incontro promosso da Carmagnola Insieme il 30 gennaio. Dopo una breve introduzione di Paolo Sibona è intervenuto in qualità di ospite Giorgio Prino, presidente del circolo Legambiente Carmagnola, che ha illustrato il dossier “Mal’aria”, redatto annualmente dalla stessa Legambiente.

I dati riguardanti l’inquinamento atmosferico nel 2017 sono, come si poteva immaginare, allarmanti: se gli sforamenti dei valori di PM10 nell’aria (concentrazione massima tollerata: 50 microgrammi al metro cubo) previsti dalla legge sono 35 all’anno, a Torino ve ne sono stati 112. Non va meglio a Carmagnola: la centralina di rilevazione nella nostra città ha contato 123 sforamenti. Va detto però che tale centralina non dispone della tecnologia più aggiornata, quindi per monitorare l’andamento dell’inquinamento si fa anche riferimento alla centralina di Beinasco, che ha rilevato comunque 94 sforamenti.

Giorgio Prino ha poi anche sottolineato che globalmente la maggior parte dell’inquinamento atmosferico è dato dalla combustione industriale (63%), ma nelle città con traffico stradale sostenuto la percentuale di inquinamento generato da tale fattore incide fino al 41%: é quindi fondamentale dare piena attuazione agli interventi previsti dal cosiddetto “cruscotto” regionale antismog e utilizzo del relativo “semaforo” per limitare il traffico automobilistico.

Ha poi preso parola Flavio Caggiula, ex consigliere comunale, candidato della lista civica Sinistra in Comune, sottolineando come questi strumenti appena citati siano sì utilissimi, ma poco controllabili nella loro attuazione: ad esempio ci vorrebbe un dispiego enorme di forze dell’ordine per verificare l’effettivo rispetto del blocco automobilistico. Inoltre sono previste misure che sono comunque poco controllabili, come l’abbassamento della temperatura dei termostati all’interno degli edifici pubblici e così via.
Per quanto riguarda nello specifico Carmagnola, Flavio Caggiula ha messo in luce come vi siano attualmente due strumenti validi per ripensare in generale la mobilità cittadina: la variazione al piano regolatore generale e il Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile (PUMS). Carmagnola Insieme ha più volte interpellato l’amministrazione comunale chiedendo che tali processi prevedano anche una partecipazione collettiva della cittadinanza, ma tali richieste sono sempre state inascoltate. È chiaro perciò che se si vuole partecipare al disegno della Carmagnola del futuro è necessario trovare altre strade: ad esempio, una delle fasi di attuazione del PUMS prevede proprio un processo partecipativo, a cui Carmagnola Insieme intende prendere parte portando le proprie idee sulla città, condivise il più possibile con la cittadinanza.
Proprio per questo nel corso della serata si sono poi ascoltati i vari interventi dei partecipanti, che con il loro prezioso contributo hanno fatto sì che venissero messi in luce i due macrotemi da affrontare per la nostra città: grande viabilità esterna (con relativo traffico di attraversamento) e mobilità interna.
Da questi macrotemi partiremo nei prossimi incontri per stilare un pacchetto di proposte concrete, generato ovviamente dalla conoscenza degli argomenti. Già in questo primo incontro sono comunque emerse esigenze che certamente non rimarranno inascoltate: liberalizzazione del casello autostradale e attuazione efficiente dell’ordinanza contro il traffico pesante in città per quanto riguarda la grande viabilità esterna; ripensamento del centro storico, sensibilizzazione della cittadinanza sull’uso consapevole di mezzi a motore e mezzi di trasporto alternativi, tramite l’incremento di trasporto pubblico e piste ciclabili, per quanto riguarda la mobilità interna.
Non resta perciò altro che darci appuntamento al prossimo incontro per disegnare insieme la Carmagnola del futuro.